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martedì 14 luglio 2015

Autobiografia di Iunta

Sto trascrivendo la autobiografia di Iunta, che me la sta dettando. Non so però se la completerò, perché a volte lei è stanca e non ha tanta voglia di continuare a raccontarmi.  Ecco l'inizio:

Il nulla.
Poi pian piano qualcosa emerge da un mondo indistinto.
Un universo di odori caldi, inebrianti, vivi.
Odore di pelo caldo e umido, sentore di qualcosa di promettente e gustoso.
Il nuovo io prende coscienza e striscia verso la fonte del piacere. Il percorso è difficile, anche se, in qualche modo, gradevole. Corpi pelosi e caldi ostacolano il suo avanzare, ma la sua insistenza è infine appagata: stringe tra le labbra un'appendice carnosa, da cui succhia un liquido gustoso e inebriante. Senza rendersene conto ripiomba dolcemente in un oblio sognante.
Così è cominciato il miracolo di una nuova vita...
Passano pochi giorni trascorsi tra il dolce sognare e il delizioso succhiare. Impara anche a fare le sue funzioni corporali, stimolata dalle accorte leccate della mamma, che dolcemente le risvegliano i relativi organi..
Poi scopre che non esiste solo l' olfatto: apre a poco a poco gli occhi e le si stappano le orecchie.
Vede con immenso piacere la massa bruna e rassicurante della sua Mamma. Vede gli esseri pelosetti e  graziosi che le contendono le amate tette. Ode i mugolii dei fratelli e delle sorelle. Prende coscienza del suo io, non solo fatto di labbra desiderose di succhiare e di odori, ma del suo corpo, delle sue zampe, della sua coda.
Presto comincia a giocare con i pelosetti suoi simili, con affettuose zampate e morsicchiate sulle estremità triangolari che sporgono dalla protuberanza di quei corpicini. In bocca le spunta qualcosa di appuntito che le rende più piacevole mordicchiare. I suoi simili però ogni tanto protestano e la mamma interviene a nasate a frenare il suo entusiasmo.
...........
Mi sveglio e ho subito una strana sensazione, come di vuoto e di paura. Cosa sta succedendo? La Mamma non c'è. Vedo i miei fratelli e le mie sorelle arrotolati su se stessi, stretti gli uni contro gli altri, ancora addormentati, ma la rassicurante massa bruna, fonte di vita e di piacere non c'è. Ho un attimo di panico, ma ecco! Lei arriva trotterellando veloce, con qualcosa che emana un piacevole odore, in bocca.
Lo posa vicino al suo giaciglio e ci controlla con uno sguardo veloce. Poi si china su quanto ha portato. Io mi avvicino curiosa, attirata dal profumo sconosciuto, ma inebriante, che emana da quel qualcosa.
È un corpo allungato, con frammenti attaccati a qualcosa di più duro, con una serie di sottili oggetti appuntiti che si dipartono da una specie di bastone centrale. Vorrei provare a toccare con la mia bocca per capirne di più, ma la Mamma me lo impedisce con una serie di nasate imperiose. Io mi arresto timorosa e osservo il lavoro di Lei: con piccoli morsi stacca i pezzetti che sembrano più morbidi, separandoli dal corpo duro centrale con le tante protuberanze sottili e appuntite. Poi prende in bocca, con attenzione, quest'ultimo pezzo e lo sputa più lontano, controllando con occhiatacce che mi lancia, che io non mi muova.
Ritorna e questa volta mi spinge con dolcezza verso il mucchietto odoroso. Ne prende un pezzetto in bocca e me lo porge. Rassicurata mi avvicino, lo annuso con piacere e lo metto in bocca. È morbido, ma ha una certa consistenza: è un piacere mordicchiarlo ed inghiottito gustandone il delizioso sapore. Così diverso dal liquido che esce dalle amate tette, ma così buono! Mi avvicino per prenderne un altro pezzo, ma la Mamma questa volta mi respinge: si sta avvicinando il resto della cucciolata, che nel frattempo si è svegliata e Lei controlla che tutti ne abbiano una parte.
........
Stiracchiandomi apro gli occhi e vedo che anche questa volta Lei non c'è, ma questa volta non mi preoccupo, so che tornerà con qualcosa di buono per noi. Ma ecco che vedo avvicinarsi due figure strane: sono altissimi e camminano su due zampe! Il primo istinto è di paura, ma anche di curiosità. Mi rassicura il fatto che anche i miei fratelli sono svegli e controllano cosa succede. Ma i due si avvicinano molto lentamente, emettendo strani suoni che sembrano rassicuranti. Uno dei due si avvicina, si china e protende con dolcezza quella che sembra una zampa, ma che stranamente non usa per camminare, verso di me, strisciando la sua strana "zampa" sul mio pelo. La sensazione è piacevole.
Ma ecco che arriva di corsa la Mamma, che abbaiando, allontana i due, che indietreggiano rispettosamente, limitandosi a guardarci da lontano.
......
Ho cominciato a fare qualche piccolo giro attorno alla nostra cuccia. Riesco a fare un po' di passi, prima che Lei venga a riprendermi, afferrandomi dolcemente per la collottola tra i denti e riportandomi alla base. Ma appena posso, testardamente ci riprovo: il mondo è così interessante.
In una di queste esplorazioni ho scoperto un essere simile alla Mamma, a quattro zampe come lei, un po' più alto nero, ma invece delle buone tette, sotto la pancia, vicino alle zampe posteriori, aveva una buffa protuberanza. Mi guardava con curiosità, ma senza avvicinarsi troppo, e infatti dopo un po', al solito è arrivata la Mamma ad allontanarlo abbaiando, riportandomi indietro ancora una volta.
In un'altra occasione sono riuscita a girare dietro un angolo e, con sorpresa, ho scorto tanti di quegli alti bipedi: però non erano eretti sulle due zampe posteriori, ma seduti a gruppi su vari oggetti, costituiti ciascuno da una superficie piana sorretta da quattro specie di bastoni verticali. Comunque non c'era alcun dubbio su cosa stavano facendo: stavano mangiando! Il profumo di quanto stavano portando alla bocca, usando strani attrezzi che impugnavano con le zampe anteriori era inequivocabile: era simile a quello delle buone cose che la Mamma ci porta ogni tanto dopo i suoi girovagare.
Ingolosita mi sono avvicinata, ma un bipede grande e grosso, che stava distribuendo agli altri le buone cose da mangiare, mi è corso dietro gridando. Spaventatissima, senza aspettare la Mamma, sono tornata alla mia base.
.........
Qualcosa  sta cambiando. Lei si allontana sempre  più spesso, e non viene più a riprenderci di corsa appena io o i miei fratelli ci allontanano dalla base.
In compenso una volta che  l'ho seguita mi ha fatto vedere come si procura le cose buone che ci porta: dietro il posto dove mangiano i bipedi ci sono alcuni recipienti alti, pieni di cose che emanano un profumo stuzzichevole. Lei, alzandosi.sulle zampe posteriori, riesce ad afferrare qualcosa tra i denti e tirarlo fuori. Purtroppo i recipienti sono troppo alti per me, e io non ci arrivo, ma ho scoperto che a volte trovo cose buone anche a terra, cadute da questi contenitori. Ci passo intorno spesso, nella speranza di racimolare qualcosa. Una volta ho visto un altro quattro zampe, molto più grosso di mia madre, che ne  rovesciato uno, servendosi comodamente del contenuto fuoriuscito.Quando si è allontanato soddisfatto, mi sono avvicinata io e ho ancora trovato qualcosa di interessante.
Torno spesso anche dove i bipedi seduti mangiano. Mi sono accorta che lo fanno solo in certi orari, a metà giornata e la sera. Ho imparato ad avvicinarmi in silenzio,senza farmi notare da quello grande e grosso che mi ha cacciato la prima volta. Ho capito che se sto seduta, quatta, quatta, guardando i bipedi in silenzio, con aria affamata, qualcosa mi arriva quasi sempre.
........
La Mamma sta lontano da noi sempre più a lungo, ma con i miei fratelli e sorelle giochiamo sempre dii più, saltandoci addosso, mordicchiandoci e rincorrendoci. È il modo in cui passiamo la.maggior parte del tempo, quando non dormiamo o cerchiamo qualcosa da mangiare.
Le visite di bipedi alla nostra cuccia sono diventate più frequenti, ora che Lei non ci controlla più tanto.
Spesso sollevano uno di noi, amorevolmente, facendoci coccole e dandoci qualche pezzettino buono da mangiare. Oppure ci fanno giocare, facendoci mordicchiare qualche bastoncino. Sembrano buoni e sembrano volerci bene. Io li guardo con occhi desiderosi  di affetto e quando faccio così mi prendono subito in braccio.


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