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domenica 24 luglio 2016

I Segreti del Carteggio

http://ilmiolibro.kataweb.it/recensione/utente/262387/i-segreti-del-carteggio/

Ecco una bella recensione del mio libro "Il Carteggio":

I Segreti del Carteggio

di 

22 luglio 2016Un libro molto piacevole intriso di tanta ironia e di tante verità “editoriali”di cui l’A. tratta con quel dovuto distacco che risulta più sferzante delle lamentele lamentose a cui, chi scrive senza il successo sperato, può abbandonarsi. La prima parte mi ha ricordato un romanzo od un racconto di Indro Montanelli presentato al Circolo Culturale di Cortina almeno mezzo secolo fa. Non ne ricordo il titolo, ma le difficoltà, raccontate  dall’A., ad iniziarlo nel modo dovuto, con un alter ego con cui parlare forse dopo l’uscita terrena. “Il Carteggio” ha un inizio che me lo ricordava anche se, poi, assume una propria connotazione molto ben scritta ed avvincente. E’ la storia di amicizia vera, matura, con il desiderio di un’entrata nel mondo editoriale con tutti i nuovi mezzi di comunicazione. Non entro in altri particolari, ma mi permetto di darvi un consiglio: leggetelo! Ne sarete grati all’A. come me.
Ringrazio l'autore della troppo benevole recensione e ricordo che l'edizione finale e più completa del Carteggio è contenuta, come epilogo, nel mio libro:"Trilogia di Piazza d'Armi"https://www.amazon.it/Trilogia-Piazza-dArmi-Giorgio-Graziano-ebook/dp/B01I3IMG1G/




sabato 9 luglio 2016

Breve estratto dalla Trilogia di Piazza d'Armi

Introduzione all'appendice alla Trilogia


Erma di Paolo

"IL MOTIVO DI QUESTA APPENDICE

Ho finito la mia trilogia! Sono finalmente pronto a pubblicarla, soddisfatto ma stanco mi corico e immediatamente sprofondo in un meritato sonno ristoratore.

Sono uscito a passeggiare con il mio cane Iunta. Attraverso corso Montelungo e arrivo alla mia amata area verde che oggi è avvolta in una fitta nebbia che mi circonda con folate misteriose.

Il parco è apparentemente deserto.

Ma varcato l’ingresso mi appare, subito sulla destra, una statua. È un erma che non avevo mai notato.

Sul supporto di pietra, a sezione rettangolare, all’altezza del mio viso sorge la marmorea testa del mio amico Paolo, che mi guarda severamente, con occhi aperti.
Il capo, nel colore bianco tipico della pietra di Carrara, è vivo, si muove con aria di rimprovero. Il volto del mio amico è aggrottato in un severo cipiglio. Noto appena che la sua barba , diversamente dal solito, è riccioluta e si estende increspata fino alle orecchie. La bocca si apre solennemente e la statua vivente pronuncia severe parole:

“Incauto! Non solo hai osato scrivere una trilogia, ma la pubblicheresti senza il dramma satiresco che deve completarla, trasformandola in una tetralogia, con una finale catarsi[1]…”

La nebbia comincia a turbinare, la statua scompare e io cado a terra svenuto.
Mi sveglio con un soprassalto dal sogno, rendendomi conto che l’erma che in sogno ho identificato con Paolo altro non era che quella di Eschilo che fa bella mostra di sé ai musei capitolini in Roma.

Erma di Eschilo, Musei Capitolini









[1] Tetralogia insieme di 4 drammi, cioè 3 tragedie (trilogia) e un dramma satiresco, che nell’antica Grecia, durante il 5° sec. a.C., ogni poeta doveva presentare all’agone delle feste dionisiache. Scopo del dramma satiresco era stemperare gli animi commossi dalla tragedia e rasserenare l’uditorio prima del congedo finale."

venerdì 8 luglio 2016

Trilogia di Piazza d'Armi



Finalmente anche Torino, con la sua Piazza d'Armi, ha una sua Trilogia!

Comprende tre romanzi già pubblicati separatamente: Cara, porto fuori il cane, La vita è sogno e Ritorno su Solaris, con alcuni piccoli ritocchi e integrazioni per adattarli a essere incorporati in una "trilogia". 
Ma che cos'è una trilogia? 
Qualche anno fa avrei cercato la definizione sullo Zanichelli o sulla Treccani, ma oggi tutti usano Wilkipedia, e io mi adeguo. 
Su Wilkipedia definizione di trilogia è questa: 
"Trilogia è un insieme di tre distinte opere di uno stesso autore (di genere narrativo,cinematografico o altro) collegate da una forte connessione tematica o anche stilistica tra di loro, che possano essere considerate sia come singole opere indipendenti sia come un unicum artistico." 
Può venire quindi spontaneo il dubbio: che senso ha definire "trilogia" questa mia raccolta di tre brevi romanzi, anzi due romanzi e una raccolta di racconti brevi, apparentemente così diversi e dissimili da loro? 
Eppure io la sento tale, proprio come un "unicum", più o meno artistico. 
Infondo il Marco della prima parte della trilogia e il Paolo dell'ultima, sono la stessa persona, esternazioni del mio essere. Il lettore attento coglierà l'analogia di gusti musicali dei due personaggi, a partire dall'amore per l'ultimo Beethoven, o l' affinità nell'apprezzare una meraviglia architettonica, dalla chiesetta di Rio alla imponente cupola del Brunelleschi. 
Ancora più dissimile dai due romanzi, l'intermezzo, la raccolta di racconti. 
Ma anche qui i sogni sono intrecciati della stessa visione, intrisa di un profondo senso del valore dell'essere creature umane piene di difetti, aspirazioni e, appunto, sogni. 
Non per nulla anche la prima e ultima parte della trilogia sono anch'essi, in modo diverso, dei fantastici sogni. 
Solo successivamente proprio un sogno, per restare in tema, mi ha convito ad aggiungere un epilogo scherzoso, tratto dal mio libro Il Carteggio, col fine di stemperare gli animi commossi (spero!) dalle storie precedenti forse troppo serie e rasserenare l’uditorio prima del congedo finale, con l’ambizione (sicuramente esageratamente ambiziosa) di ottenere un risultato analogo a quello che si proponeva il dramma satiresco nelle tetralogie greche.