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lunedì 6 aprile 2015

Da: "Cara, porto fuori il cane" - Punta Santa Croce

Nota anche lei la busta. Non c’è neanche più una scritta in caratteri maiuscoli sopra.
 Non c’è n’è più forse bisogno, o non c’è stato il tempo per scriverla. Marco sta per aprirla.
“Un attimo”
esclama Shulamid. La controlla con attenzione e afferma gravemente: “È stata già aperta e richiusa. I misteriosi inseguitori evidentemente hanno già letto il messaggio. Ora aprila.”

Marco la apre febbrilmente e leggono.
Non abbiamo avuto tempo, dobbiamo trovarci in altro posto.”
“Già ma quale?” si dicono quasi all’unisono Marco e Shulamid, guardandosi perplessi negli occhi, con aria smarrita e interrogativa.


Ormai è passato mezzogiorno e il sole splende alto sul mare, riflettendo una striscia luccicante sulle acque appena increspate. Come sempre in una bella giornata il panorama da Santa Croce è abbagliante nella sua bellezza, con una vista che si estende su tutto il golfo Paradiso, dal promontorio di Portofino a Genova fino, in lontananza, alla costa ligure di ponente. La maestosa scenografia, piena di serenità e calma, filtra agli occhi di Marco e Shulamid tra le fronde dei pini marittimi, in un contrasto lancinante con la marea tempestosa di dubbi e ansie che passa nei loro animi.

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