anche in formato e- book.
Ecco un breve estratto relativo a un incubo di Paolo:
"Sono immobile nel vuoto, non posso muovermi, neanche battere un ciglio. Pian piano comincio a rimpicciolirmi, prima lentamente, quindi con rapidità sempre maggiore. Sono in preda ad un panico indicibile: sto scomparendo, non posso farci nulla, bloccato nella mia assoluta impossibilità di reagire. Divento la dimensione di in pugno, poi di un granello di sabbia, fino a svanire, senza poter far alcunché per arrestare questo processo inesorabile. Per ultimo avviene l'incredibile, il fenomeno s’inverte e ricomincio a ricrescere. Finita l'implosione, il procedimento prosegue dopo che sono stato rivoltato: la mia pelle non è più all'esterno del mio corpo, ma all'interno e il mio corpo ricresce non più contenuto o limitato da nessun involucro. Assisto allo strano spettacolo come fossi un osservatore esterno: le mie membra e i miei organi si dilatano fluttuando liberamente: il mio cervello molle e membranoso si espande separato dal mio cranio; il mio intestino, orribile serpente senza fine, si srotola in modo ributtante. Il mio sangue, fuoriuscito dalle mie vene e dalle mie arterie, si mescola a una specie di liquido amniotico che mi circonda...urlo, urlo senza fine, vedendo con orrore la mia lingua, separata da tutto il resto, che si agita freneticamente..."
"Sono immobile nel vuoto, non posso muovermi, neanche battere un ciglio. Pian piano comincio a rimpicciolirmi, prima lentamente, quindi con rapidità sempre maggiore. Sono in preda ad un panico indicibile: sto scomparendo, non posso farci nulla, bloccato nella mia assoluta impossibilità di reagire. Divento la dimensione di in pugno, poi di un granello di sabbia, fino a svanire, senza poter far alcunché per arrestare questo processo inesorabile. Per ultimo avviene l'incredibile, il fenomeno s’inverte e ricomincio a ricrescere. Finita l'implosione, il procedimento prosegue dopo che sono stato rivoltato: la mia pelle non è più all'esterno del mio corpo, ma all'interno e il mio corpo ricresce non più contenuto o limitato da nessun involucro. Assisto allo strano spettacolo come fossi un osservatore esterno: le mie membra e i miei organi si dilatano fluttuando liberamente: il mio cervello molle e membranoso si espande separato dal mio cranio; il mio intestino, orribile serpente senza fine, si srotola in modo ributtante. Il mio sangue, fuoriuscito dalle mie vene e dalle mie arterie, si mescola a una specie di liquido amniotico che mi circonda...urlo, urlo senza fine, vedendo con orrore la mia lingua, separata da tutto il resto, che si agita freneticamente..."