E’ forse il momento più torrido della giornata, lo
sperone della collina di Genova tra la vallata del Polcevera e quella del
Bisagno si erge di fronte a loro brulla e assolata. Marco pensa con un po’ di
fatica alla lunga camminata in salita che li aspetta. Quella che in passato era
stata una gita incantevole in mountain bike ora sembra quasi una via dolorosa
verso un imprecisato Calvario.
Eppure c’è qualcosa in comune tra la spensierata
gita di allora e l’arduo cammino di oggi: ancora pochi passi e non saranno più
nella tumultuosa città di Genova, ma saranno in uno spazio e una dimensione
diversa, apparentemente lontani anni luce dalla civiltà che alle loro spalle sembra
indifferente al loro cammino...........................................................................................................................................................................
Ma chi è
veramente Shulamid?
Infondo
la conosco pochissimo. Forse il momento in cui ci siamo conosciuti un po’ di
più è stato quel giorno, poco più di una settimana fa, quando io e Alice
eravamo seduti accanto a lei attorno ad un tavolino all’aperto al bar Hillel a
Gerusalemme, all’angolo tra la Jaffa Road e la via Regina Helena.
Aspettavamo Elisa di ritorno da un campo nel
deserto, dove aveva accompagnato un gruppo di ragazzi e, al solito, era in
ritardo.
Faceva caldo. Alice e Shulamid avevano preso una
spremuta di melograno ed io una birra gelata.
Gente di ogni genere passava lungo la Jaffa, area
pedonale in questo tratto: molti turisti abbronzati e sbracciati, qualche ebreo
ortodosso avvolto in una palandrana scura col caratteristico cappello in testa
che camminava con passo rapido e busto teso in avanti, un ragazzo arabo in
corsa per qualche commissione, abitanti della zona, con borsa della spesa in
mano.
Ogni tanto il tranquillo andirivieni dei pedoni
era appena movimentato dal passaggio, in un senso o nell’altro, di un convoglio
di metropolitana leggera che, col caratteristico scampanellio, faceva scostare
un poco i passanti dalla parte centrale della via pedonale, percorsa dai
binari..............
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