Stella cammina leggera lungo un bel corso alberato della sua città. È notte e stranamente indossa solo un pigiamino bianco, con deliziosi orsetti dipinti sul tessuto, ma nessuno sembra notarla. Le sue pantofole sfiorano appena il suolo del marciapiede.
È felice e guarda con gioia i passanti, che non la
osservano...Si sente intrisa di entusiasmo e presto non riesce più a
trattenersi, allarga le braccia e si libra in volo, con un gesto che le sembra
il più naturale del mondo. Allungando le mani in avanti , in posizione orizzontale
guadagna quota.
Sorride vedendo alcune finestre illuminate che
lasciamo immaginare persone impegnate in varie attività.
Immagina studenti immersi su libri, persone che
guardano film, chi si accingono ad andare a dormire, amanti teneramente
abbracciati...
Stella è piena di una profonda empatia per tutte queste persone ed è felice
di sentirle vive, gioisce nella sensazione di far parte di un'umanità pulsante.
Sorride, col suo giovane viso lentigginoso
incorniciato da riccioli di colore rossastro.
Si libra piacevolmente sempre più in alto, ormai
al di sopra dei palazzi che fiancheggiano il corso dove solo poco fa stava camminando.
È una notte limpida, rischiarata da un falce di
luna crescente.
Stella è innamorata.
Sente ancora sulle labbra il ricordo del bruciante contatto con quelle di Franco, che
finalmente si è lanciato a manifestare il suo amore.
Avverte ancora i profondi brividi di emozione e
piacere.
Chiude gli occhi, tanto ormai non ci sono ostacoli
sul suo volo, allunga la mano destra, ed ecco sfiora la mano di Franco che sta
ora volando al suo fianco.
Non ha bisogno di aprire gli occhi e di voltarsi,
le basta il leggero contatto per riconoscere la mano amata. È sufficiente la
leggera pressione delle loro dita intrecciate per trasmetterle una profonda emozione.
È come accesa dalla forza trasmessa da quelle
dita, che le infiammano tutto il corpo e l'animo. Con un leggera stretta della sua mano trasmette le stesse emozioni a Franco.
Finalmente apre gli occhi, gira leggermente il
capo e contempla gli occhi scuri appassionati e sognanti di lui, nel suo volto
squadrato, evidenziato dai corti capelli neri.
Proseguono il loro volo, ora più veloce, inebriati
dalla sensazione di condividere questa
esperienza di profonda unione e passione infiammata ma serena allo stesso
tempo.
Mentre i loro corpi e le loro menti si trasmettono
tutte queste intense sensazioni, il paesaggio scorre veloce sotto di loro: ecco stanno sorvolando Genova
e ora il mare calmo, appena increspato, scintilla sotto di loro, riflettendo il
leggero luccicare della falce di luna.
Assorti nella loro simbiosi sono stranamente, allo stesso tempo, dimentichi di
tutto quello che non è il loro amore e partecipi dello splendido spettacolo
offerto da questa notte magica e si sentono
in sintonia con il mondo intero.
Superata la Corsica, hanno attraversato le Bocche
di Bonifacio e sorvolano la campagna di una Sardegna illuminata da qualche luce
sparsa qua e là.
Il nostro amico
pastorello sardo, il contatto del ragazzo marziano Qfrty, per intenderci, è risvegliato
dall'abbaiare gioioso del suo cane e, uscito in cortile, osserva le due figure
in volo che si stagliano contro la parte di luna visibile.
Commosso, è sicuro che si
tratta di due angeli, ma dopo l'esperienza con l'amico marziano, non ne parlerà
a nessuno, neanche ai cari genitori. Sa
che nessuno gli crederebbe.
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