Come promesso, ecco un estratto dal mio ultimo libro:
Qfrty è un giovane ragazzo, appassionato di astronomia.
A forza di insistere ha convinto i genitori a comprargli un telescopio.
Nelle serate sempre limpide, grazie all'atmosfera rarefatta che circonda la sua casa, contempla il cielo.
Gli piace soprattutto cercare e osservare con attenzione gli altri pianeti del suo sistema solare.
Ha osservato a lungo il piccolo pianeta più vicino al sole, poi la sua attenzione si è spostata su quello luminoso in seconda posizione.
Ma l'oggetto preferito della sua contemplazione è il terzo dal sole, che lo affascina in modo particolare.
Non perde occasione di rimirarlo, quando la posizione delle rispettive orbite glielo consente, e i due piccoli satelliti del suo mondo non ne disturbano l'osservazione diretta.
"Qfrty!" La voce della mamma risuona nella sua mente, richiamandolo a tavola per cena. Come ha appreso a scuola ormai sul suo pianeta, quarto dal sole, dove l'atmosfera è sempre più rarefatta, i suoni si propagano male e la comunicazione sonora è stata praticamente completamente soppiantata da quella telepatica.
"Vengo" risponde mentalmente, e scende in casa, nella cavità sotterranea e protetta che la ospita.
Mangia con gusto la minestra al silicio e i croccantini di larve di insetti, preparati con cura dalla mamma e poi, stropicciandosi i tre occhi già semichiusi per il sonno, si dirige verso il letto, immergendosi con voluttà nella corrispondente fossa verticale, che gli permette di addormentarsi nella comoda posizione eretta.
Qfrty sogna...
è salito su una astronave a forma di disco, monoposto. Aziona soavemente i comandi, usando le quattro braccia anteriori e decolla verso la meta agognata: il terzo dal sole...
Nel sogno è già in fase di avvicinamento allo splendido pianeta, molto più grande del suo. Che colori incredibili! Quante sfumature di azzurro, verde, bianco, marrone! Nulla di paragonabile al rosso uniforme e desolato di casa sua.
Compie varie orbite attorno a questo fantastico globo, avvicinandosi progressivamente, fino a raggiungere un' altezza ridotta dal suolo, che gli consente di osservare bene ogni dettaglio.
Capisce che l'azzurro che ricopre gran parte della superficie sono vaste distese d'acqua. Il bianco sono nuvole o le parti più alte di numerose montagne ricoperte di una bianca sostanza.
La cosa che più lo affascina, avvicinandosi ulteriormente, sono i numerosi edifici, che capisce essere le abitazioni degli strani abitanti di questo mondo. Si estendono stranamente verso l'alto, al di fuori del suolo, non come da lui, dove sono tutte sotterranee...
Infine decide di atterrare, scegliendo un tratto di superficie pianeggiante verde, in un posto che sembra lontano da abitazioni: Non vuole attirare subito l'attenzione degli strani bipedi, che sembrano essere gli abitanti di queste curiose abitazioni.
Esegue perfettamente la manovra, fino a fermare il disco. Indossa uno scafandro protettivo per ripararsi dalla spessa atmosfera del pianeta e scende, muovendosi con difficoltà per la notevole forza di gravità, ben superiore a quella cui è abituato...
Ma ecco, all'improvviso si accorge di non essere solo, dopotutto! Un bipede lo sta osservando, con quella che è probabilmente la bocca, spalancata. Ha un corpo esile e sta in posizione eretta sugli arti posteriori, agitando i due superiori in segno forse di saluto.
È circondato da alcuni quadrupedi bianchi che sembrano mangiare qualcosa dalla superficie verde che ricopre il terreno, controllati da un altro quadrupede più piccolo che emette strani suoni, come di richiamo.
Il bipede sembra sorpreso ma non spaventato. Qfrty prova a entrare in contatto mentale con lui. Dalla breve esplorazione telepatica individua subito qual'è la mente ,più complessa, del bipede, ben diversa da quelle più semplice dei quadrupedi.
Con delicatezza prova a sondare l'essere eretto e scopre, quasi a sorpresa, che nonostante la diversità dalla sua mentalità riesce in qualche modo a comunicare.
Prova subito simpatia per quell'abitante dello strano mondo e avverte che la simpatia è ricambiata.
Percepisce che deve avere l'equivalente della sua età: è un ragazzo.
Cerca di fargli capire mentalmente e a gesti da dove arriva e chi è. Poi lo saluta facendogli capire che deve andare, gli promette di tornare a trovarlo, risale sul disco e riparte...
Qfrty si sveglia emozionato, stanco ma felice.
…………………………………….
DA ALCUNI GIORNALI DEL PIANETA TERZO DAL SOLE IL GIORNO DOPO:
…Molteplici avvistamenti di un ipotetico disco volante che avrebbe ripetutamente sorvolato ieri i nostri cieli....
...un pastorello sardo avrebbe visto un marziano scendere da un disco atterrato sul suo prato, comunicando mentalmente e amichevolmente con lui....ecco la fantastica storia del ragazzo, evidentemente dotato di molta fantasia e senso di suggestione...
Nessun commento:
Posta un commento