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venerdì 13 marzo 2015

La vita è sogno: Llyr

Il numero di case che emergono dal fondo roccioso dell'oceano è impressionante.

Non dobbiamo stupirci: Rhiannon è la più grande città dell'intero oceano. Gli abitanti sono alcune migliaia.

La città appare ancora più vasta perché le case sono basse e separate tra loro da ampi spazi, occupati dagli orticelli di alghe delle singole famiglie e da reti contenenti coltivazioni di strani molluschi e altre prelibatezze alimentari.

Le case sono costruite con grezzi mattoni grigi al silicio, che formano un piacevole contrasto cromatico col liscio e più chiaro fondale su cui appoggiano.

L'aspetto della città ispira un gran senso di quiete e di pace, alla tenue luce del plancton luminescente diffuso ovunque.

Il giovane Llyr ama svegliarsi molto presto e uscire di casa quando i genitori e i fratelli dormono ancora.

Esce nuotando dalla lunga fessura che costituisce l'ingresso alla casa. Non vi sono porte. I pacifici abitanti di questa città non ne sentono alcun bisogno.

L'aspetto del nostro mattiniero amico è flessuoso: un lungo corpo, sinuoso ma robusto, dotato di potenti pinne dorsali e pettorali, di una lunga agile coda e una serie di possenti tentacoli, uscenti dai suoi fianchi, poco dietro le branchie.
Controlla diligentemente, usando sapientemente ed efficacemente gli agili tentacoli, che le reti con gli animaletti da allevamento siano in ordine e poi, con veloci movimenti delle pinne, si dirige felice alla casa della sua fidanzata Aine. Anche lei è mattiniera e in realtà hanno un appuntamento prima di dedicarsi ai rispettivi impegni quotidiani.

Si salutano affettuosamente abbracciandosi coi tentacoli e strofinando con affetto le pinne dorsali, compiendo alcune piroette di felicità, ruotando attorno al loro asse longitudinale.

Si parlano a lungo emettendo i vocalizzi e ronzii tipici del loro linguaggio. Conversano con emozione del loro prossimo matrimonio, fortemente voluto, finalmente ora anche approvato dai genitori e della nuova casa che stanno costruendo insieme, tutti i pomeriggi, finiti gli altri incarichi di lavoro.
Hanno ancora un po' di tempo e allora nuotano gioiosamente verso l'alto, raggiungendo, come loro abitudine l'impenetrabile spessissima crosta di ghiaccio che copre il loro oceano.

Sono affascinati dalla misteriosa coltre che delimita il loro mondo.

Vari scienziati ed esploratori hanno cercato in qualche modo di scavare tunnel verticali e raggiungere l'esterno, ma tutti i tentativi sono sempre stati respinti dalle temperature sempre più basse man mano che si saliva, fino a valori intollerabili per il loro organismo.

Si sono sempre chiesti se esistano altri esseri viventi e altri mondi, al di là di quella, finora, impenetrabile barriera.
Trascorre la giornata. Llyr ha dedicato il suo tempo prima alla scuola tecnica dove sta apprendendo vari mestieri, poi ha partecipato con colleghi a una battuta di pesca e ricerca di cibo. Finalmente ha la gioia di ricongiungersi con Aine, avanzando un poco coi lavori di costruzione della loro nuova abitazione.

Torna a casa per cena in famiglia. Il piatto principale sono piccoli crostacei, in un letto di gustose alghe del loro orto.

Conversa coi genitori, i fratelli e le sorelle, scambiando impressioni sulle rispettive attività della giornata e finalmente si infila nuotando nella sua cameretta, si adagia su un letto di posidonie e stanco si addormenta.

Llyr sogna:

...Sogna che la nuova casa è terminata. Ora è finalmente sposato con l'amata Aine. Si abbracciano teneramente e appassionatamente. Ora possono  dare liberamente pieno sfogo alla loro passione.

Alla fine del loro atto d'amore depongono con cura le uova appena fecondate nell'apposita incubatrice, preparata in precedenza con tanta cura e si guardano affettuosamente...

...Il sogno prosegue, ma cambia. Llyr vede i suoi figli cresciuti, diventati una esperta équipe di scienziati, che ha finalmente risolto il problema di come affrontare le estremamente rigide temperature esterne.

Partendo dalle proteine antigelo presenti nel loro sangue, che permettono loro di vivere senza problemi nelle già basse temperature del loro oceano, hanno sintetizzato un tessuto che rivestendo in più strati l'interno del razzo preparato per l'esplorazione, li proteggerà dal gelo esterno.
Ed ecco, terminato il tunnel verticale, salvo una piccola pellicola terminale, il razzo, spinto dall'idrogeno liquido usato come propellente, parte col suo equipaggio. Sfonda la sottile pellicola rimasta, emergendo all'esterno, accompagnata da uno spettacolare e gigantesco geyser, dovuto alla fuoriuscita delle acque più calde dell'oceano nelle estremamente basse temperature esterne.
                                           
L'avventura è cominciata! La prima cosa che appare agli occhi degli esploratori è un enorme pianeta tondeggiante ma schiacciato ai poli, che scopriranno essere il quinto dal sole, il cui disco luminoso vedono in lontananza.

Comprenderanno anche che il satellite[1] dal cui oceano sono appena usciti è il sesto da quel grande pianeta...







[1] Il pianeta è Giove e il satellite Europa

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